aumentare l'autostima e dare una svolta al tuo percorso
universitario!

Lo studio universitario è fortemente correlato con il miglioramento della fiducia che si ha in se stessi.

Si tratta di un percorso fatto di ostacoli da superare e, in quanto tale, può mettere a dura prova ciò che pensiamo verso noi stessi. Molte volte potremmo fallire ma non è importante quante volte cadiamo ma quante volte siamo in grado di rialzarci senza scalfirci.

Ecco, possiamo proprio prendere come riferimento l’esempio della caduta per farti comprendere come pensa una persona con alta autostima e il suo contrario:

  • Ho sottovalutato l’esame, era piuttosto difficile, mi preparo meglio e lo supero sicuramente
  • Non ho superato l’esame perché non sono all’altezza. I miei colleghi l’hanno passato, perché io no? Non sono in grado?

Tutti i pensieri del secondo tipo sono altamente nocivi per il tuo benessere e possono seriamente compromettere il modo in cui approcci i tuoi studi universitari.

In questo articolo ti parlerò innanzitutto di cosa è l’autostima, descrivendone le principali implicazioni e, infine, ti darò dei consigli subito applicabili per migliorare l'autostima.

Cos’è l’autostima?

La parola autostima viene da “stima”, ovvero apprezzamento verso qualcuno. Nel caso dell’autostima si parla, appunto, di apprezzamento verso se stessi. L’autostima, nello specifico, è un processo duraturo e continuativo che porta ad apprezzare se stessi nella totalità della propria persona.

William James definisce l’autostima come la discrepanza tra sé percepito e se ideale. Che in soldoni sono:

  • Il sé percepito è come “ci sentiamo”
  • Il sé ideale è come vorremmo essere.

Se il sé percepito è considerato come “inferiore” a quello ideale, allora subentrano dei problemi di autostima.

Un altro noto psicologo sociale, Mead, parla dell’autostima come il prodotto della valutazione riflessa degli altri nei nostri confronti. Ovvero ciò che pensiamo gli altri pensano di noi.

Nonostante l’autostima sia spesso associata a come gli altri ci pensano, i problemi di autostima subentrano quando manca l’apprezzamento nei propri confronti.

I motivi possono essere diversi:

  • Motivi caratteriali
  • Fisici
  • Psicologici

E tanti altri…

Si tratta di un aspetto della propria vita psicologica molto legato alla nostra identità e alle conferme che riceviamo dagli altri. Ogni persona costruisce nell’infanzia le basi per la propria autostima e la propria identità. Per sentirci delle persone valide abbiamo la necessità di esserlo anche nella mente delle altre persone. Pensiamo ai nostri genitori, insegnanti o amici.

Succede a volte che da piccoli le persone che avrebbero dovuto fornirci un “serbatoio di autostima” per quando diventiamo grandi, facciano invece il contrario. Facendoci sentire non all’altezza, sbagliati o inopportuni. Nel corso del tempo queste credenze “buone o negative che siano” vengono interiorizzate e guidano il nostro agire (o non agire).

Quindi Daniele mi stai dicendo che è colpa di qualcuno la mia mancanza di autostima?

Non sto dicendo che volutamente qualcuno abbia deciso di darti del buono a nulla o di delegittimarti ma che da piccoli costruiamo quello che è il nostro portato di autostima per l’età adulta.

Problemi di autostima e come combatterli

  • Che problemi causa la carenza di autostima?

Nel contesto universitario, come nella vita, molti.

Possiamo pensare ai problemi di autostima come degli ostacoli che rallentano o frenano il nostro percorso.

Ci sentiremo spesso inadeguati a delle situazioni, non pronti, non motivati senza che ci sia un reale motivo per esserlo. Tutto ciò rallenta il raggiungimento dei nostri obiettivi, non crediamo a fondo nelle nostre possibilità e cosi via.

Nel caso specifico dell’università i problemi di autostima sono spesso associati a:

  • Paura a sostenere esami
  • Paura a rifiutare voti che percepiamo come troppo bassi
  • Non sentirsi mai pronti per sostenere un esame
  • Fare costanti confronti con gli altri ragazzi
  • Vari ed eventuali altri problemi…

Ma ora arriviamo alla domanda principale dell’articolo:

L’autostima è un dato acquisito che ci dobbiamo tenere per il resto della vita? Fortunatamente no!

E questa è la prima buona notizia che hai ricevuto oggi. Se pensi di avere una bassa autostima, non preoccuparti, è rimediabile! Decine e decine di ricerche e libri sull’autostima ci confermano come non si tratti di un dato acquisito ma di un qualcosa di modificabile e alienabile.

L’allenamento è la chiave. Bisogna lavorare sulla nostra autostima e sui nostri pensieri per riuscire a scardinarli una volta per tutte. Ecco dei consigli che possono fare al caso tuo.

Accetta te stesso/a

come aumentare autostima

Il primo passo è volersi bene così come sei. Non ti sto persuadendo alla rassegnazione, sto solo dicendo che qualsiasi percorso di crescita funziona solo se ci si accetta come si è.

Un conto è essere in pace con se stessi ma essere consci che ci si può migliorare, un altro è essere critici verso noi stessi. Nel secondo caso ogni progresso non sarà mai abbastanza, nel primo invece ogni progresso sarà un nuovo step verso la versione migliore di noi.

Metti in discussione i pensieri negativi

Il primo passo per sconfiggere la tua carenza d’autostima è mettere in discussione tutti quei pensieri che la alimentano:

  • Non sono abbastanza
  • Non riuscirò
  • Non sono all’altezza

Prova a fare una cosa. Le prossime volte che hai uno di questi pensieri, segnatelo su un foglio e comincia ad esaminare ogni pensiero rapportandolo alla situazione specifica nella quale ti trovi.

Se ad esempio sai che stai studiando male e ti ripeti di non essere in grado di studiare quella materia, chiediti perché hai questi pensieri, come potresti migliorare la situazione, è solo colpa tua o la materia è veramente difficile, solo per te è così faticoso preparare l’esame o diversi colleghi la pensano come te?

In questo modo disinnescherai il pensiero negativo e mattone dopo mattone “smonterai” la tua carenza di autostima.

Definisci i tuoi obiettivi di crescita

Supponiamo ti senta poco in grado di memorizzare gli argomenti all’università, non sei proprio capace (a tuo modo di vedere le cose).

Bene porta avanti degli obiettivi di crescita verso ciò che vuoi migliorare, in questo caso le tecniche di memorizzazione.

Comincia a studiare come migliorare quella competenza specifica e allenala costantemente, in questo modo oltre a migliorare “tecnicamente” su quella cosa stai anche “allenando la tua autostima”.

Scrivi un diario personale

La forza del diario personale sta nel darti la possibilità di poterci scrivere sopra tutti i pensieri che ti vengono in mente. Tirare fuori questi pensieri ti aiuta a creare uno storico e a capire come nei giorni stai lavorando effettivamente al miglioramento della tua autostima.

Utilizza le affermazioni positive

I nostri pensieri influenzano la realtà in cui viviamo. Il nostro cervello non è in grado di stabilire affettivamente ciò che è vero da ciò che non lo è, altrimenti non avrebbero senso tutti i pensieri negativi e limitanti che hai.

Pensaci un attimo, ti ripeti sempre di non essere abbastanza, ma è davvero così? E se davvero lo senti, rispetto a cosa non saresti abbastanza?

Come i pensieri negativi ti condizionano, lo fanno anche i pensieri positivi. E questa è una notizia stupenda a mio avviso!

Quello che ti consiglio è scrivere nel diario personale che hai predisposto (se non l’hai ancora fatto, torna al punto prima) una sezione in cui inserisci delle frasi motivanti e positive.

Non frasi come: sono bravissimo, sono il migliore ecc. Queste frasi sono “illusorie” e “troppo pompate”, rischierebbero di avere l’effetto opposto.

Ma frasi che cominciano con:

  • So di…
  • Io posso
  • Sono sicuro di

Ad esempio, so di essere in grado di sostenere l’esame, io posso laurearmi in tempo, sono sicuro di essere uno studente con le palle!

In questo modo vai ad agire alle basi della tua autostima, rinforzandola!

Goditi le soddisfazioni, non stroncarle

Se dovessi indicare un ingrediente che veramente aiuta più di tutti a far crescere la propria autostima è sicuramente quello di godersi le soddisfazioni e i successi personali.

Quando sbagliamo siamo pronti a giudicarci negativamente, dobbiamo invece fare il contrario.

Da ricerche scientifiche condotte da un noto psicologo, Martin Seligman è emerso che le persone ottimiste pensano che i successi personali siano farina del loro sacco, cosa diversa invece per i pensieri negativi, frutto invece delle circostanze non controllabili.

Comincia a ragionare in questo modo. I tuoi successi sono merito tuo! Goditeli!

Metti per iscritto quanto vali

Chi ha scarsa autostima pensa a trovare sempre le cose negative del proprio carattere, i problemi.

Lo studente universitario medio pensa di non essere in grado di studiare, di non avere un metodo di studio eccetera.

Ok, ci può stare ma come prendiamo in considerazione i nostri punti deboli, è assolutamente necessario fare ciò anche con i nostri punti di forza.

Prendi un foglio e scrivi le cose in cui sei bravo, in cui ti reputi “forte”, i tuoi pregi. Quel foglio tienilo sempre con te. Quando le cose andranno male, aprilo e leggi ciò che c’è scritto, capirai che la situazione negativa è più frutto delle circostanze che di un tuo reale limite <img decoding=Smetti di essere condizionato dagli altri

Conosci il locus of control? Il locus of control indica la percezione del controllo degli eventi che possediamo, questo può essere interno o esterno:

  • Interno: siamo padroni della situazione e possiamo controllarla
  • Esterno: nulla dipende da noi, siamo “vittime degli eventi”.

Molto spesso una persona col locus of control esterno è anche una persona con autostima bassa, pensa che gli eventi esterni abbiano influenza su di noi e tiene molto in considerazione il giudizio altrui non fidandosi di se stesso e delle proprie sensazioni ed emozioni.

Gli altri, proprio come te, difficilmente parlano in maniera “razionale e obiettiva” ma sono mossi da interessi, credenze e percezioni circostanziali. Da ciò ne consegue che i loro giudizi verso di te possono essere facilmente “influenzati dal contesto, loro obiettivi ecc”.

Non ti sto dicendo di non fidarti di ciò che ti dicono le altre persone, ma di prendere le loro parole, analizzarle e metterle da parte tenendo solo il “buono di ciò che dicono”, quello che realmente serve a te per migliorare.  Il giudice ultimo delle loro parole rimani sempre tu, analizzale e falle tue.

Delle armi in più per aumentare la tua autostima

Se sei arrivato/a alla fine dell’articolo, sono molto felice per te. Non è mai facile fare il primo passo verso “la versione migliore di te”. Una cosa voglio che ricordi bene di queste righe: migliorare la propria autostima è possibile. Esercitati con gli esercizi sull’autostima che ho inserito nei paragrafi precedenti e raccogli i frutti della persona migliore del mondo, TU!

About the Author Daniele Piani

Ciao sono Daniele e proprio come te fino a qualche tempo fa ero uno studente universitario. Mi sono laureato con 110 e lode ma non è stato tutto semplice! Ho superato paure, distrazioni e problemi di studio. Durante l'università non mi sono fatto mancare niente: ho viaggiato, lavorato, seguito le mie passioni e mi sono divertito. Impossibile? Nah, nel blog ti do tutti i consigli di cui hai bisogno per non morire sotto i libri e raggiungere il TOP! :)

  • FRANCESCO ha detto:

    Complimenti per articolo. Per favore potresti imviare vi mial dei esercizi da fare sul’ autostima e sull` orgoglio.
    Grazie ciao Francesco

    • Federico Presta ha detto:

      Ciao Francesco, gli esercizi li trovi nell’articolo. In ogni paragrafo trovi “cosa fare” ed esercizi 🙂

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