Come funziona la concentrazione?
Immagina, è un sabato sera piuttosto freddo, avevi in previsione di uscire con una tipa (o un tipo) che ti piace tanto, tuttavia per una serie di motivi vi trovate insieme ad altri amici e decidete di andare tutti a bere una cosa al bar.
Vi sedete, ordinate e cominciate a parlare del più e del meno.
Ovviamente il tuo obiettivo è chiaro, parlare con lei (o con lui).
Fai di tutto per ottenere la sua attenziona ma volente o nolente, si formeranno sia dei gruppetti che parlano tra di loro, sia delle comunicazioni a distanza che coinvolgono più persone. Tu sei lì che vorresti parlare con lei (o lui) ma subito dopo ti ritrovi a rispondere ad un’altra amica, poi ancora l’amico, poi un’altra persona. Ripeti questo processo per un’ora.
Come è andata la serata? Sei riuscita/o ad approfondire la vostra conoscenza? Immagino proprio di no…
Al massimo sei uscito/a dalla serata con un gran mal di testa e tanto rammarico.
Bene. Immagina lo studio universitario come tu che vuoi approcciare la ragazza (o il ragazzo), e lei (o lui), il libro.
L’esempio è strambo ma fidati, seguimi e capirai tutto. 🙂
Tutti gli amici che continuano a parlarti vicino sono le distrazioni dallo studio, che non fanno altro che far passare la tua attenzione da ciò che devi e vuoi fare, ad altre cose effimere.
Bene. Ora hai capito come funziona la nostra concentrazione: immaginala come un interruttore che si accende e si spegne in continuazione, on off, on off, on off. Passiamo costantemente da un’attività ad un’altra, non siamo in grado di gestire molte cose insieme contemporaneamente.

Se sei una donna e credi di poter fare tante cose insieme, te lo riconosco. Però sullo studio siamo tutti uguali, fidati. Non sono io a dirlo, ma moltissimi studi teorizzati da ricercatori universitari. 😀
Abbiamo già capito quale primo passo fare per trovare la concentrazione: più distrazioni eliminiamo e più possiamo rimanere concentrati.
Concentrazione nello studio, questa sconosciuta
Riportando l’esempio alla nostra bella e cara università. Come funziona la concentrazione nello studio?
Immagino che il tuo studio vada presso a poco così:
Ti siedi, apri il libro con tutta la buona volontà che hai, cominci a sfogliare le pagine e a studiare. Magari ci riesci per i primi minuti ma, dopo un po’ di tempo non puoi far altro che aprire il cellulare per vedere che si dice su instagram o facebook.
Poi smetti, ricominci a studiare e dopo qualche minuto ti viene una fame atroce. Che fai, non lo apri un pacco di biscotti?
Bene. Questi sono due semplici esempi creati per farti capire quanto le nostre abitudini inconsce possano essere veramente nocive per noi. Non sto scherzando.
Il famoso multitasking, ovvero fare più cose insieme nello stesso momento, è stato largamente bocciato dalle moltissime ricerche scientifiche in merito, l’ultima quella pubblicata dall’American Psychological Association.
Se a ciò aggiungiamo che ogni minuto che perdi a distrarti, ti costa circa mezz’ora/quaranta minuti per tornare concentrato, beh, allora devi assolutamente trovare un modo per focalizzarti nello studio e perdere meno tempo possibile in distrazioni inutili.
Cosa limita la nostra concentrazione
I problemi di concentrazione sono di solito associati a una serie di motivi. Ecco i più diffusi:
- Altri pensieri che abbiamo in testa e che non ci lasciano concentrare su ciò che dobbiamo veramente fare
- Scarso interesse per ciò che stiamo facendo
- Scarsa pianificazione di ciò che stiamo facendo. Quando regna il caos la concentrazione non è di casa
- Altre attività che facciamo nello stesso momento in cui svolgiamo quella principale.
Le tecniche che ti spiegherò qui sotto sono studiate per andare a combattere ognuno di questi problemi, insieme o in maniera isolata.

Aumentare la concentrazione nello studio, tecniche di facile applicazione
Tecnica n.1: La tecnica A,B,C,D,E
La prima tecnica di cui ti voglio parlare oggi riguarda l’organizzazione del tuo studio universitario. Troppo spesso ci mettiamo a studiare senza sapere che obiettivi abbiamo per la giornata.
Quante pagine dovrò studiare? In quanto tempo? Cosa voglio raggiungere entro oggi?
Sono domande fondamentali, che se non trovano risposta possono farci disperdere facilmente energie e concentrazione senza arrivae da nessuna parte.
La tecnica dell’ABCDE ci viene in soccorso. L’ho letta su un libro che reputo uno dei capisaldi della filosofia della concentrazione, Deep Focus di Cal Newport.
La tecnica si struttura in questo modo:
- Prendi un foglio di carta e scrivi in alto a sinistra l’argomento che andrai a trattare oggi
- A destra scrivi il tempo che dedichi in quella giornata a quella materia
Dopo aver fatto ciò dividi il restante foglio in 2 colonne. A sinistra scrivi tutti i sotto obiettivi che vorresti raggiungere entro oggi riguardo quella materia, per un massimo di 5. Degli esempi?
- Finire il primo capitolo del libro
- Evidenziare i concetti principali del capitolo e farci uno schema
- Riassumere brevemente la restante parte del libro
- Ecc.
A destra ora, inserisci tutte le attività che hai messo a sinistra in ordine di priorità, dalla più alla meno importante. Dalla A, alla E.
Perché questa tecnica può fare la differenza: Perché quello che andrai a fare è semplicemente completare le tue task (o attività) e a smarcarle quando le finisci. Avrai un obiettivo chiaro.
Ma come sa bene il sottoscritto, che da anni lavora ai ritmi serrati aziendali, un obiettivo non è un obiettivo se non ti fa ca….re sotto. Per questo motivo, abbina questa tecnica alla seguente.
Tecnica n.2: Tecnica del pomodoro, tempifica le tue attività
Oh perfetto. Abbiamo le nostre 5 attività giornaliere, le hai scritte sul tuo foglio? BENE!
Ora non ti resterà altro che utilizzare la tecnica del pomodoro, che abbiamo spiegato in un precedente articolo nel blog.
Dedicherai equo tempo a ogni attività. 25 minuti e 5 di pausa. Dopo una serie di “Pomodori finiti”, l’applicazione ti farà fare una pausa più lunga.
Quello che ti chiedo di fare è seguire attentamente questa struttura:
- Parti con l’attività A e segui il pomodoro
- Dopo una serie di pomodori avrai finito l’attività A
- Segna quanti te ne sono serviti per finire le tue task
- Passa all’attività B, e così via.
Perché questa tecnica può fare la differenza: se prima avevamo solo una lista di 5 attività da svolgere, ora ne abbiamo 5 a un tempo prestabilito (lo hai scritto nel primo foglio), con 25 minuti di tempo di lavoro e 5 di pausa, senza distrazioni durante lo studio.
Tecnica n.3: studio ZEN
La filosofia “zen”, prevede l’eliminazione di tutte quelle cose o “sovrastrutture” che non recano beneficio apparente alla nostra persona o a ciò che stiamo facendo. È una filosofia che pone l’attenzione sul minimalismo e sul “less is better”.
Questa filosofia è quella che dovrai seguire tu durante il tuo studio. Fai una cosa, la prossima volta, prima di studiare, leva tutti gli oggetti inutili dal tavolo. Quindi… quasi TUTTO.
Lascia solamente:
- Libro, evidenziatori, matite, quaderno, penna e luce se studi in condizioni di scarsa illuminazione.
Il resto è distrazione. Non serve. La tua concentrazione ne gioverà.
Tecnica n.4: Elimina le vocine interiori
Una delle difficoltà di concentrazione nello studio principali risiede proprio nell’eliminazione delle vocine interne che ci fanno affiorare pensieri, ansie, attività in sospeso ecc.
L’essere umano, di sua natura, è un essere iper-iper-iper-iper (continuo?) pensante. Se pensi che sia impossibile rimanere 10 minuti con davanti un libro e non pensare nemmeno una volta a un’altra cosa, beh… Prova!
Per fortuna anche in questo caso esiste un metodo per eliminare le fastidiose vocine interne in maniera netta e radicale. Devi capire che queste voci non servono ne a te ne al tuo studio al momento, possono aspettare, qualunque sia la loro gravità (tranne casi limite).
Quello che ti chiedo di fare è prendere un post-it, o un foglio di carta e tenerlo vicino a te durante lo studio. Servirà da inbox. La inbox è un’invenzione del noto autore David Allen, che ha scritto un libro chiamato “Detto fatto”. Il ragionamento della inbox è questo:
Il nostro cervello è nato per suggerirci cose da fare, ricordarci impegni, ansie e progetti. Quello che andremo a fare con la inbox è, appena ci affiorano alla mente questi pensieri, metterli per iscritto li e ricominciare a studiare. Piccolissima distrazione che però ci libera da un pensiero pressante che ci fa studiare male. Alla fine dello studio potremmo dedicarci maggiormente a quei pensieri.
Tecnica n.5: Aumentare la concentrazione con la Mindfulness
Sono tantissime le ricerche scientifiche che sottolineano l’importanza di una pratica meditativa per migliorare la propria concentrazione, calibrare le proprie emozioni e rendere al massimo durante le proprie giornate. Non solo, i grandi personaggi internazionali hanno impostato questa pratica nella loro morning routine.
Come fare per svolgerla? Trova un momento nella tua giornata per dedicare solo 10 minuti a questa attività. Fai in modo che nessuno possa disturbarti, per questo motivo è meglio farla sera prima di dormire o mattina prima di svegliarsi.
Quello che dovrai fare in sostanza è concentrarti sulle tue parti del corpo, dalla testa ai piedi, e scannerizzarle come una macchina per la tac farebbe con te.
Cosa succederà quando ti approcci a questa pratica? Che i pensieri affioreranno a flotte. ED è NORMALE 
Quello che dovrai fare però è, gentilmente, immaginare di prenderli e metterli da parte e continuare ad esaminare il tuo corpo.
Perché questa tecnica può fare la differenza?: Perché ti insegna a concentrarti su te stesso e a eliminare le preoccupazioni e i pensieri che, in quel momento non centrano niente con quello che stai facendo.
Un po’ come dovrebbe accadere con il tuo studio, no? Applicala subito!
Tecnica n.6: Musica + studio = concentrazione tattica
Una tecnica formidabile per aumentare la concentrazione risiede nell’utilizzare la musica mentre si studia.
Ovviamente, non tutti i tipi di musica vanno bene, approfondiamo maggiormente l’argomento su un articolo dedicato proprio alla musica per studiare. Ad esempio personalmente mi trovo molto bene a studiare con la musica classica. Riesce ad isolarmi e a farmi immergere nell’attività che sto facendo, dando inoltre pochissimo spazio alle distrazioni che ogni tanto potrebbero venire a galla dalla mia mente.
Tecnica n.7: Fai ossigenare il cervello ogni tanto
Hai presente la batteria del tuo smarthpone? Più la usi e più si consuma, giusto? La stessa cosa vale per la tua concentrazione. Più la usi e più sarà difficile rimanere concentrati per lungo periodo.

Abbiamo un picco, che poi tende a decrescere con il tempo.
Quanto è possibile rimanere concentrati? Dipende. La soglia dell’attenzione è di circa 45 minuti consecutivi, per poi decrescere, come abbiamo modo di vedere dal grafico.
Questo significa che se inseriremo delle pause strategiche durante lo studio, potremmo allungare questo tempo in maniera consistente.
Come ho avuto modo di dire prima quando parlavo della tecnica del pomodoro, ogni 25 minuti di studio sarebbe bene inserire 5 minuti di pausa in cui puoi fare quello che vuoi.
Dopo una serie di cicli di pomodoro, di solito 4, c’è una pausa più lunga di 15 minuti che servirà proprio per staccare e rilassarti prima di riprendere lo studio.
Ora una domanda potrà sorgerti spontanea, quanto tempo al massimo posso resistere per studiare in totale durante il giorno?
Anche questa volta, dipende. Sono tanti i fattori che subentrano in questa riflessione come:
- Tempo
- Stanchezza
- Condizioni fisiche
- Lucidità.
In linea di massima il mio consiglio è di non andare oltre le 4 ore su una sola materia. Massimo 5.
NB: Se 4 o 5 ore possono sembrarti poche, pensa solo a quanto potresti ottenere solamente in un’ora applicando tutto quello che ti ho spiegato in questo articolo. Il tempo in sé per se è importante al 50%, il resto è come lo usiamo.
Tecnica n.8: Via le notifiche
Leggevi, leggevi e speravi non arrivasse mai questo momento.
Il cellulare quando si studia NON LO PUOI USARE.
Qualcuno doveva pur ribadirtelo.
Ma non è che non lo puoi usare ma lo puoi tenere vicino a te. No, no.
Non lo puoi proprio tenere nella stanza in cui sei. Lo devi tenere lontano da te.
Prima ti parlavo di prendere il tempo in 25 di lavoro e 5 di recupero. Armati di cronometro, sveglia, cellulari vecchi per impostare questi timer, il cellulare non lo potrai proprio usare.
Nei 5 minuti di pausa potrai andare ad utilizzarlo anche per l’intero ammontare dei minuti, ma quando studi non dovrà essere con te. Mi dispiace.
Troppi studi ci informano sulla nocività del cellulare per la nostra concentrazione. Ci ruba tempo e attenzione. Questo non va bene. È paragonabile a una vera e propria dipendenza.
Sarebbe al quanto triste essere dipendenti dalle notifiche dei propri social network o dai messaggi costanti dei nostri amici no?
Anche per me in passato non è stato facile, ma applicando questa tecnica ho migliorato molto il mio modo di studiare.

Concentrazione nello studio, in conclusione
Queste sono solo alcune delle tecniche per concentrarsi efficacemente durante il proprio studio. Già applicando queste potrai avere degli ottimi miglioramenti durante le tue “chiuse universitarie
”
Tuttavia il metodo universitario di studio non si ferma alla sola concentrazione. Sono moltissimi gli aspetti da curare per rendere al massimo, laurearsi in tempi record con votazioni eccezionali.
Per questo motivo puoi approfondire altri argomenti nel nostro blog. Nello specifico troverai:
- Pianificazione dello studio
- Concentrazione
- Ansia e stress
- Tanto altro.
Ti sono stati utili i consigli? Fammelo sapere nei commenti! 🙂
Grazie Daniele delle tue informazioni cercherò di fare come hai fatto tu in passato
molto interessante Daniele, grazie
sono uno studente lavoratore, ho 61 anni e finalmente dopo numerosi lutti ed altri spiacevoli inconvenienti che mi impedivano di dedicarmi, mentalmente e credi mentalmente, allo studio. ora ho deciso di continuare fino alla laurea, per me, oltre che una questione finanziaria notevole, è un obiettivo che devo raggiungere per sentirmi un pochino realizzato, creare un pochino di autostima. come pensi che io possa conciliare il lavoro allo studio senza stressarmi?
ti ringrazio e, dato che ti sto scrivendo il 31 dicembre, ti/vi invio i migliori auguri di un felice e proficuo 2020.
Silvio
Ciao Silvio,
Grazie mille per il commento e per gli auguri, che ricambiamo!
La prima cosa che voglio dirti è: complimenti.
Non è da tutti mettersi in gioco alla tua età e soprattutto lavorando. Il percorso verso la laurea non è un percorso breve e semplice, ma quello che mi sento di dirti è di darti un obiettivo e raggiungerlo, se quindi la laurea è un tuo obiettivo, vai spedito verso la meta.
Per quanto riguarda i consigli sullo studio e il lavoro in contemporanea non so se hai già letto il nostro articolo che trovi qui: articolo su studiare e lavorare.
Troverai molte informazioni utili, se hai domande puoi anche scriverle nei commenti di quello specifico articolo.
Detto questo, tanti auguri ancora e buono studio!
grazie per i tuoi consigli, cercherò di applicarli con il tempo.