Parti da te stesso: le regole fondamentali su come scegliere l’università
Scegliere il corso di studi è un mix fra più elementi. La prima cosa da capire però è che spesso abbiamo in mente alcune credenze che sono false o limitanti.
1° regola: non focalizzarti sull’università, ma sul tuo sogno
La prima cosa fondamentale da sapere è che la scelta della facoltà non è la decisione più importante che prenderai nella vita.
Certo, se sogni di essere un medico, uno psicologo, un ingegnere, un avvocato o una qualsiasi delle professioni che richiede per legge il titolo universitario, la scelta del corso di studi è scontato e anche facile.
È una scelta importante? Si perché ti permetterà di avvicinarti di più al tuo sogno. Ma in termini assoluti NO: se iscriverti a medicina è obbligatorio per diventare medico, allora non è una scelta importante. È così e basta (non so se mi sono spiegato).
Se invece vuoi intraprendere una delle tantissime professioni per cui non è obbligatorio avere una laurea, beh in questo caso devi valutare attentamente la scelta.
Mi spiego meglio:
- per fare il manager di un’azienda non è obbligatorio essere laureati in economia e management;
- se vuoi essere uno sviluppatore software non è richiesta obbligatoriamente la laurea in scienze dell’informazione o in ingegneria informatica (conosco tanti bravissimi programmatori che non sono laureati e guadagnano comunque ottime cifre);
- per lavorare nell’ambito del marketing non devi per forza laurearti in marketing e comunicazione
Quindi? Che facoltà scegliere? Anzi… “ci dovrei andare veramente all’università?”
Per il lavoro che svolgo ritengo che l’università mi ha dato quel qualcosa in più che da solo non avrei potuto ottenere (probabilmente), ma possedevo già le competenze pratiche, quindi avrei potuto decidere anche di non iscrivermi all’università. Eppure ringrazio ancora il giorno quando presi quella decisione.

Ricorda: ciò che ti riesce bene nello studio non è detto che ti riesca bene nel lavoro. Ma è vero anche che ciò che ti appassiona allora ti risulterà più facile e stimolante da studiare e più appagante se diventerà il tuo lavoro.
Da qui viene il prossimo suggerimento su come scegliere la facoltà giusta.
2° regola: al diavolo quel test attitudinale, prima di tutto conosci te stesso
Voglio essere sincero con te. Alcuni test attitudinali e alcuni test di orientamento sono strumenti validi e hanno delle fondamenta scientifiche solide. Perciò se puoi farli, ti consiglio di provarci e vedere il risultato.
Ma solo a una condizione: prima di tutto esegui un test su TE stesso.
Comprendi bene chi sei, quali aspirazioni hai, quali sono i tuoi punti di forza, i tuoi punti di debolezza e tanto altro ancora.
Se hai un sogno e scegli di svolgere una professione specifica, vai e iscriviti, come dicevo prima. Ma se non sai ancora “cosa ti piacerebbe fare da grande” o comunque sei indecisa fra percorsi di studi differenti, allora comincia a ragionare bene su chi sei veramente.
Poniti le seguenti domande:
- In cosa sei bravo? Quali sono le materie in cui prendi voti più alti alle superiori? Questa informazione da sola non basta. Potrei essere “portato” per la matematica e prendere tutti 9 ai compiti in classe. Ma se non voglio fare, ad esempio, l’ingegnere o il fisico, se non ho quel tipo di passione, allora la mia bravura da sola non è un parametro utile a scegliere la facoltà universitaria;
- Alle superiori quali erano le materie che più ti appassionavano? Aggiungi un tassello alla domanda precedente. Ora quali sono le materie che più ti appassionano? Potrebbe uscire fuori che ti piace molto studiare l’inglese (anche se sei più bravo in matematica). A questo punto starai pensando: posso scegliere un corso di studi come “mediazione culturale” “traduzione” e via dicendo. Oppure potresti scegliere di studiare una materia scientifica, ma in inglese. O farlo addirittura all’estero. Avresti un doppio vantaggio rispetto agli altri: conoscere una lingua (e certificarlo tramite la frequenza di una facoltà in inglese) oltre che una conoscenza tecnica. È solo un esempio, ma rende l’idea;
- Scopri che tipo di materia e cosa ti rallenta di più quando studi: ci sono delle materie in particolare dove ti senti rallentato o hai più difficoltà? Stila una lista di tutti quegli ambiti disciplinari dove, anche se ti piacciono, sei più lento del solito e magari non riesci a raggiungere il massimo dei risultati. Tienine conto poi nella scelta dell’università andando a valutare i vari programmi formativi.
Solo dopo aver risposto a queste domande puoi svolgere qualche test attitudinale: questo ti aiuterà certamente a chiarire maggiormente le idee, ma almeno parti da basi solide.
Alcune volte potrebbero illuminarti anche se sei confuso e non sai che facoltà scegliere. Altre volte invece potrebbero indurti maggiormente in confusione.
3° regola: non sei da solo
Bene, una volta che hai ristretto il campo è ora di rivolgerci agli altri per capire quale università scegliere.
L’uomo è un animale sociale e se spesso si sente il detto “chi fa da sé, fa per tre” ci sono delle situazioni dove l’aiuto degli altri è molto importante.
Fatti un giro sui gruppi Facebook delle varie facoltà, ricerca forum online, cerca pagina su Instagram. Frequenta i luoghi (digitali e non) dove vanno gli universitari e comincia a domandare in giro.
Vai alle giornate di orientamento e chiedi agli studenti che ci sono ai vari desk e banchi a presentare la facoltà alla quale sono iscritti.
Raccogli i pareri di chi già frequenta, cerca di capire se sono davvero sinceri e sono pareri di cui poterti fidare.
Più informazioni trovi e meglio è!
Università, quale scegliere? È anche questione di luogo
Nella prima parte dell’articolo ti ho parlato di quale ramo scegliere: medicina? Ingegneria? Giurisprudenza? Lettere? Ecc. ecc.
Se vuoi una lista di tutte le facoltà ti consiglio la lista di Studentville con la spiegazione di ognuna.
In ogni caso una volta capito il corso di studi giusto per te devi capire cosa offre il mercato.
Come scegliere l’università in base al luogo?
Mettiamo conto che abiti in una grande città o in una provincia “media” dell’Italia.
La maggior parte di queste città ha almeno un’università con i corsi principali. Quindi se vivi in città o in un paese vicino non dovresti avere problemi a scegliere la l’ateneo e la facoltà da frequentare in base al luogo.
Se invece abiti in un luogo più sperduto: montagne, campagna, lontano da centri grossi… Beh allora hai un problema. Magari l’università più vicina dista un paio di ore in treno. Il peggio però viene quando queste università sono piccole e non propongono i corsi di laurea che stavi valutando. In quel caso o ti accontenti, oppure prendi una decisione netta, con tutte le difficoltà del caso, ti trasferisci e diventi uno studente fuori-sede.
Non focalizzarti troppo su: scelgo quell’ateneo perché è prestigioso, non scelgo quell’altro perché non ha una buona reputazione.
Queste cose possono valere in pochi casi, ma ti assicuro che se cerchi lavoro la differenza la fai te come persona. Una volta che il tuo curriculum fa breccia (e certamente un buon voto e una buona università possono avere il loro effetto, ma non sono fondamentali) allora te la giocherai tu e le tue doti personali in fase di colloquio.
Quindi se c’è qualche difficoltà derivanti dal luogo dove si vive o difficoltà economiche, vai dove è più semplice andare, purché rispetta le tue preferenze come abbiamo visto nel paragrafo iniziale di questo articolo.
Se invece punti all’eccellenza ti consiglio di valutare l’università in base alle classifiche e al prestigio: se vuoi essere un ingegnere affermato allora punta ad atenei come Tor Vergata a Roma, il Politecnico di Torino o il Politecnico di Milano, per dirne alcuni.
La decisione sta a te!
“Non so che università scegliere…” O forse hai paura di scegliere
Tante volte in cuor nostro sappiamo già cosa scegliere eppure continuiamo a ripeterci “non so che università scegliere”. Spesso è la paura a parlare al posto tuo.
Se sei spinto dalla motivazione ricorda che a lungo termine l’università è solo un gradino (magari più alto di altri) per raggiungere la vetta della scala.
Sono certo che dentro di te saprai già dove andare, ma non hai il coraggio di ammetterlo.
Invece quello che voglio dirti oggi è: guarda avanti!
Visualizza come potrà essere il tuo futuro, immedesimati in te laureato che svolgi quella professione che tanto ti piace. Per raggiungere qualcosa che ti piace dovrai lavorare duro. Se stai finendo le superiori adesso, probabilmente sei appena diventato maggiorenne e ti stai avvicinando al mondo degli adulti.
Scegliere l’università giusta per te significa prendere una decisione. Ma ricordi quando ti ho detto che non è la più importante che farai? Forse te ne renderai conto solo dopo averla finita, quindi adesso non voglio dirti di prendere questa decisione alla leggera.
Ma ricorda il tuo obiettivo o dove vuoi arrivare veramente, sarà quello il tuo faro guida, anche se ti stai domandando quale università scegliere.
Non farti mangiare vivo dalla paura di dover studiare troppo, di non passare gli esami e cose di questo tipo.
E te lo dico io che quando stavo terminando le superiori mi ero detto “basta non voglio più affrontare lo studio, gli esami e cose di questo tipo. Non mi iscriverò mai…” Ora sono qui a parlarti in vesti di laureato magistrale con 110 e lode! Nella vita cambiamo, quindi non farti influenzare dal singolo momento.
Cosa scegliere all’università: per riassumere
Spero davvero che il mio articolo ti possa essere d’aiuto nella scelta della giusta università per te.
In questo articolo abbiamo visto una prima parte che riguarda te stesso:
- Qual è il tuo sogno
- Quali sono le tue passioni
- Quali sono le materie in cui riesci meglio e quelle in cui riesci peggio
- Quanto tempo impieghi a studiare alcune materie
Solo successivamente potrai provare qualche test di orientamento, ma è fondamentale capire bene chi sei e quali sono i tuoi punti di forza.
Ricorda: se ti sei posto la domanda di quale università scegliere, la prima cosa è quella di ascoltare te stesso. Se non lo fai ora, magari sarà qualcun altro a scegliere per te (genitori, professori che ti bocciano se magari hai scelto un percorso che non fa per te, conoscenti che ti limitano o chissà cos’altro).
In secondo luogo abbiamo visto che puoi scegliere l’università in base al luogo dove vivi, alla possibilità di trasferirti ed essere studente fuori sede, in base al prestigio e a ciò che può offrirti l’università.
Una volta che hai deciso quale scegliere, dovrai scoprire come funziona l’università. Per fare questo ti consiglio di visitare il sito dell’ateneo e del dipartimento scelto e di cominciare a dare un’occhiata ai regolamenti, ai piani di studi e via dicendo.
Infine ricorda che quando ti iscriverai sarai una matricola universitaria, ovvero uno studente iscritto al primo anno. In realtà la matricola ha qualche difficoltà in più degli altri studenti dovute giusto per l’ambientamento, ma non ti fasciare la testa da subito, ci siamo passati tutti 😉
Ora fai un bel respiro, rilassati e butta giù un po’ di informazioni su un foglio. Chiudi tutto e tornaci nei prossimi giorni.
Ti aiuterà a vederci più chiaro e a fare una scelta ragionata!
Articolo bellissimo. Complimenti. Sono stra d’accordo su tutto quello che dici. Io ho 21 anni e non sono andato subito all’università per problemi di salute che dovevo risolvere. Proprio due mesi fa ho dovuto scegliere che facoltà scegliere e in quale ateneo scegliere. Ho scelto un ateneo che in Italia non è molto prestigioso, ma io della prestigiosità non è stato un fattore che prendevo in considerazione per la scelta dell’ateneo. La mia scelta si è esclusivamente focalizzata su che tipo di conoscenza volevo ottenere e che mi interessava di più. Credo fermamente che basare la propria scelta sulla prestigiosità di un ateneo sia una delle cose più sbagliate.