7 false credenze che stanno rovinando i tuoi esami e il tuo studio
Ciao, qui Daniele di Studente Top, la community che aiuta Studenti Universitari a trovare il loro metodo di studio e laurearsi in fretta con voti alti!
Se sei su questo articolo significa che probabilmente hai problemi con gli esami o, comunque, vuoi migliorare il tuo rendimento su quest'ultimi.
Interrogandoci, abbiamo scoperto che esistono 7 false credenze che stanno bloccando il tuo studio e che, se eliminate, possono fornirti un grandissimo slancio nell'affrontare l'esame, lo studio e in generale l'università.
Direi di non perdere altro tempo e vederle insieme!
Il professore vuole bocciarti all’esame
La prima falsa credenza su cui non devi incorrere è il fatto che il professore voglia bocciarti all’esame.
Quante volte hai sentito a lezione da tuoi colleghi: “il professore boccia spesso”, “gode nel bocciare”, “è proprio uno stroxxo”.
Ma siamo sicuri sia davvero così? In realtà il professore è un professionista che deve certificare se hai studiato correttamente o meno e valutare, su una scala, quanto pensa tu sia preparata/o. Stop.
E’ vero, esistono professori più bravi degli altri e alcuni professori sono più stronzexxi, ma ciò non toglie che nessuno vuole bocciarti. Può essere dura ma devi pensarti come uno fra tanti numeri per loro. Il loro lavoro consiste nel certificare la tua preparazione all’esame e non nel bocciarti per partito preso!
Due articoli presenti sul nostro blog che ti consiglio di leggere sono:
Il professore chiede anche le virgole
Altra falsa credenza. Il professore non vuole sapere tutto il libro. Il professore vuole sentirsi dire ciò che lui crede sia corretto.
Il che è completamente diverso. Essere presenti a lezione, riuscire a capire gli argomenti che il professore chiede all’esame, concentrarsi su ciò che davvero conta ti aiuta a passare dalla visione che il professore sia super fiscale alla visione che il professore vuole certificare la tua preparazione capendo se ciò che per lui è importante lo è anche per te.
Fidati, la differenza è enorme.
L’ansia mi distruggerà l’esame
Abbiamo trattato in lungo e largo quanto l’ansia sia amica o nemica dello studente universitario. Nell’articolo ufficiale dedicato all’ansia ti spieghiamo come questa nasca come spinta a raggiungere i nostri obiettivi ma se cresca può diventare un problema perché inibisce le tue performance all’esame.
Anche io ero uno studente ansioso. I miei colleghi sanno come il primo anno tremavo all’idea dell’esame. Avevo paura. Ma sai una cosa? Solo anni dopo ho scoperto una cosa incredibilmente vera.
Pensare di avere ansia non faceva altro che aumentare la mia ansia, strano ma vero! Più pensavo di avere ansia e più mi interrogavo sul perché o cercavo di “rassicurarmi” con frasi del tipo: vedrai che andrai bene. non ti bloccherai all’esame ecc..
Il risultato?
Un vortice vizioso di domande che mi intrappolava e bloccava.
Quando credi di aver ansia e cominci a domandarti il perché il percome, il come sconfiggerla, la soluzione è solo una:
non dare risposta alle tue domande! Disinnesca il circolo vizioso dell’ansia non rispondendo a ciò che pensi.
Ricorda: non puoi avere controllo sulle domande che il tuo cervello si pone ma puoi averlo sulle risposte che tu dai.
La prossima volta che ti poni una domanda non cercare una rispota, ma ignorala. Provare per credere.
Ciò che devo studiare è troppo
Ti sarà sicuramente capitato una dozzina di volte di vedere la mole di studio davanti a te e pensare “chi me l’ha fatto fare”. Migliaia e migliaia di pagine davanti a se possono spaventare e inorridire, devo ammetterlo.
Ma ti sei chiesto se avessi il giusto modo per affrontarle?
Ricorda, non conta tanto il quanto studiare ma il come. Per esperienza posso dirti che con il giusto metodo di studio riuscirai a scremare gli argomenti che davvero contano, riuscire a ridurre la complessità tramite schemi efficaci e prepararti al meglio per esami orali o esercizi.
Se non mi faccio notare dal professore non avrò i suoi favori all’esame
Altra falsissima credenza che va smontata. Io, come migliaia di altri studenti universitari, non ha frequentato molte lezioni per via del lavoro. Non frequentare significa non farsi vedere dal prof prima dell’esame. Il risultato? Voti dal 27 al 30 e lode.
Il segreto per andare bene all’esame è spostare l’attenzione da ciò che il professore pensa a ciò che è giusto sapere per l’esame.
Il professore non mette trenta
Quanto pensi di valere? E’ la domanda che mi fece un giorno un professore a un esame universitario a cui volevo e dovevo andare bene.
Ai tempi ero ancora acerbo e a tratti insicuro, sapevo di essere andato bene ma non avevo la certezza di meritare il trenta. Quel giorno il professore non aveva messo nemmeno un trenta e non credevo quella sorte sarebbe toccata nemmeno a me.
Tanto che alla domanda “quanto pensi di valere?”, risposi: 28/29 professore.
Lui mi disse: ok ti metto 29 perché voglio tu capisca che a volte bisogna essere testardi e temerari quando sappiamo di valere e di meritare. Non avrei avuto alcun problema a metterti 30 Daniele, ma non ti avrei lasciato questa lezione.
Fai tesoro delle parole del mio professore per capire che a volte ciò che ci manca è un po di sana spocchiaggine e voglia di dimostrare. I 3 ingredienti per prendere trenta sono:
AVER STUDIATO, ESSERE UMILI, DIMOSTRARE DI SAPERE.
Il terzo è fondamentale. Sapere senza dimostrare sicurezza, senza argomentare, senza farsi vedere davvero in grado di meritare quel 30 lascia al professore un messaggio di insicurezza da parte tua che ti costerà un voto inferiore al 30. Credici fino in fondo e il trenta sarà tuo!
Inoltre, voglio dirti, che molto spesso il 30 è una vanity metrics. Ovvero è un vezzo che vogliamo raggiungere per dimostrare a tutti che sappiamo puntare in alto ma, voglio che tu sappia, che non conta avere tutti 30 per uscire con una media voti alta o, addirittura, la
Non sono in grado di dare più di tot esami in una sola sessione
Sai a cosa servono i limiti? A farci fermare quando li raggiungiamo.
Forse non sei un’amante della palestra, o magari sei una ragazza a cui la sala pesi fa schifo ahahahhaha, voglio però farti un esempio calzante.
Ogni volta che entravo in sala pesi e dovevo svolgere i miei esercizi pensavo: ok mi faccio il mio 4×10 di bilancere e poi vado oltre.
Cosa succedeva? Che anche se il peso caricato era leggero il mio cervello si spegneva al raggiungimento della 10 ripetizione e mi bloccavo di soppiatto. Sembrava come se non avessi più energie ma invece ne avrei avute per altr 4/5 ripetizioni!!!
D’altro canto non è giusto nemmeno l’opposto. Pensare di essere super studenti e riuscire a preparare più esami di quanti ne hai in realtà nelle corde è non solo totalmente sbagliato, ma totalmente inutile!
La parola d’ordine è pianificare. Organizzare la sessione capendo fin dove puoi spingerti, come ti spieghiamo in questo articolo.
In conclusione
Abbiamo fatto una bella carrellata di false credenze che stanno solo rallentando il tuo successo universitario. E tu? Cosa ne pensi? Credi ci siano altre credenze che non abbiamo considerato?
Ti aspetto nei commenti, non vedo l’ora di leggerti!