Metodo di studio di ingegneria: quello che devi sapere
La prima cosa che voglio dirti è che se ci hai conosciuto oggi, con questo articolo, io e Daniele abbiamo realizzato un corso dedicato a farti ottenere il massimo dall’università, conseguendo la laurea con un voto alto e facendo tutto nei giorni prestabiliti.
Per fare questo agiamo prevalentemente sull’ottimizzazione del metodo di studio e su una serie di aree collaterali fondamentali: mindset, gestione del tempo, concentrazione laser, memorizzazione, esposizione all’esame orale, tecniche per l’esame scritto e così via.
Il nostro metodo funziona al 100% con TUTTE le materie di studio.
Per quanto riguarda ingegneria vanno fatte alcune precisazioni in quanto alcune delle tecniche che spieghiamo sono più utili a chi studia materie umanistiche. Per questo ho deciso di scrivere l’articolo che stai leggendo, in modo da far chiarezza.
Per ingegneria ci sono i seguenti accorgimenti che sono a nostro avviso fondamentali:
- Mindset: tenacia e perseveranza
- Frequenza: seguire le lezioni ti fa avere quella marcia in più
- Organizzazione maniacale: gestione del tempo e studio
- Memorizzazione ed esposizione: riscrivere, disegnare grafici, mettere in moto il cervello
- Ripasso: ripetizione dilazionata ed esercitazioni
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Ma ora torniamo a noi e cominciamo dal primo punto: il mindset.
Mindset: la mentalità dello studente di ingegneria di successo
Non mi voglio dilungare su questo aspetto perché ne abbiamo già parlato approfonditamente in un articolo dedicato alla mentalità dello studente di successo.
Detto questo, con mindset si intende la mentalità.
Molti studenti si concentrano sul negativo e sulle lamentele. Quante volte avrai visto studenti dire cose del tipo “Mai una gioia“, “Non ce la faccio più“, “Non mi sento preparato“, “Non so se ce la farò” e via dicendo…
Quante volte invece hai visto studenti prepararsi con entusiasmo, sì con un po’ di stanchezza e sacrificio, che però sono felici e appassionati di ciò che studiano. Ogni tanto hanno anche loro un calo, ma generalmente tendono ad affrontare la sfida mettendocela tutta e NON lamentandosi.
Questo secondo tipo di studente è assai raro, soprattutto in facoltà come quella di ingegneria.
Qui c’è il primo problema: se vedi le cose in negativo, allora andranno male o non andranno bene come vorresti.
Più tempo per preparare gli esami, meno voglia di studiare, più stress, voti più bassi e via dicendo.
Non è proprio il paradiso, che dici?
Riparti da te: perché ti sei iscritto a ingegneria?
Vuoi fare questo lavoro o lo hai scelto solo perché in giro si dice che c’è bisogno d’ingegneri e gli stipendi sono alti?!
La motivazione è alla base di un buon mindset. Setta i tuoi obiettivi e perseguili.
Se la mattina ti sveglierai con un perché, allora troverai il modo di affrontare la giornata. Altrimenti studiare ingegneria sarà un inferno.
Segui le lezioni: sono fondamentali per studiare ingegneria
Ok, entrando più nello specifico del metodo di studio, cominciamo col dire che se c’è una facoltà dove è raccomandabile seguire le lezioni, è proprio ingegneria.
Prima di scrivere questo articolo abbiamo intervistato alcuni studenti di ingegneria che ottengono risultati straordinari.
La costante è stata: “seguo più dell’80% delle lezioni e prendo appunti che rasentano la perfezione.”
Già, modestia a parte, devo dire che ho visto alcuni quaderni e la qualità degli appunti è davvero alta. Il tutto è organizzato bene e permette allo studente di seguire il filo logico degli svolgimenti e delle dimostrazioni.
Se il professore è realmente bravo, ti basteranno i suoi appunti e un libro degli esercizi per conoscere la materia in modo ottimale. Alcuni studenti mi hanno confessato di non comprare neanche i libri di testo puramente teorici, seguendo tutte le lezioni.
Forse è un estremismo e il mio consiglio è, almeno all’inizio, di comprarli poiché nel manuale si trovano comunque le spiegazioni più importanti e fondamentali per la materia.
Ok, hai seguito le lezioni e hai preso degli appunti perfetti. Questo basta per il 30 e lode?!
Continua a leggere, il prossimo paragrafo è fondamentale.
Organizzazione e metodo di studio di ingegneria
Ora entriamo nel vivo dello studio.
In questa fase ci sono alcuni ASSIOMI fondamentali:
- Dovrai gestire il tuo tempo come non hai mai fatto prima
- Dovrai avere una concentrazione e una capacità di focalizzarti fuori dalla norma
- Dovrai organizzarti in modo maniacale
Se sommi queste 3 “caratteristiche” (gestione del tempo, concentrazione e organizzazione di studio) l’esame sarà TUO.
Gestione del tempo per studenti di ingegneria
Anche nella gestione del tempo troverai parecchio materiale già scritto, sia nell’articolo “Gestione del tempo di studio” sia nel corso gratuito “Studiare fa Schifo, se non sai come farlo.”
Per questo mi limiterò a darti alcuni consigli specifici.
Innanzitutto: non studiare 12 ore al giorno. Lo so, il tuo corso di studi richiede una preparazione elevatissima e hai tantissime pagine da studiare, formule da dimostrare, esercizi da svolgere, grafici da disegnare e così via.
Ma studiare per 12 ore al giorno, tutti i giorni, non è la soluzione. Manderesti letteralmente in TILT il tuo cervello.
Nonostante tutte le ore passate a studiare ti sembrerà di non ricordare nulla e questo ti causerà ancora più ansia da esame. Non ci siamo!
Il mio primo consiglio è quindi quello di SPEZZETTARE o SUDDIVIDERE la mole di studio in più fasce orarie di studio e in più giorni.
Come farlo? Con una pianificazione dettagliata dello studio.
Parti dalla pianificazione “macro” ovvero a inizio sessione, in base a difficoltà dell’esame, crediti, piano di studi, lezioni da seguire e appelli d’esame, cerca di creare una sorta di calendario trimestrale con alcune tappe importanti come:
- Periodi per le esercitazioni
- Periodi entro il quale devi aver studiato e passi al ripasso
- Date degli appelli o comunque volontà di dare prima un determinato esame rispetto ad altri
- Esoneri e appelli speciali in itinere
Dopo aver questa pianificazione, passa alla programmazione settimanale.
Ogni weekend ti metti li una mezz’oretta e pianifichi il calendario della settimana successiva, bilanciando impegni personale, lezioni e materiale da studiare (suddividendo le materie).
Dopo dovrai “solo” seguire questo piano, senza cercare di improvvisare. Ovviamente potrà capitare qualche imprevisto, quindi ti consiglio sempre di lasciare qualche ora di buco da riempire all’occorrenza.
Ultimo appunto sulla gestione del tempo: la tecnica del pomodoro.
Si tratta di una tecnica che permette di farti suddividere il tempo di studio con 25 minuti concentrati e 5 di pausa. Questa tecnica permette al nostro cervello di prendersi una piccola pausa e aiuta a spezzettare il ritmo.
Se questa tecnica va benissimo per le materie umanistiche, non si può dire lo stesso per ingegneria.
Così come concepita, è limitante perché alcuni esercizi e concetti ti fanno entrare in uno stato di flow, ovvero di iper-concentrazione, dove il tempo scorre veloce e non te ne rendi conto. Bene in quei casi, interrompere il flow non funziona.
Piuttosto potresti provare a settare dei “pomodori” da almeno 50 minuti con 5/10 minuti di pausa.
Se vuoi approfondire di più questa tecnica, ti lascio il link all’articolo della tecnica del pomodoro.
Metodo di studio di ingegneria: massima concentrazione
Poco fa, quando ti parlavo della tecnica del pomodoro, ti ho accennato un termine “stato di flow”. Letteralmente “flusso” è quello stato nel quale cadiamo in una concentrazione unica.
Succede spesso quando facciamo le cose che più amiamo fare.
Quando siamo così tanto concentrati, non c’è distrazione che tenga. Il problema però è entrare in questo stato.
Come fare?
Seppure non si può indurre direttamente, ci sono 3 consigli da seguire per essere concentrati al massimo e non sprecare neppure un singolo minuto di studio:
- Ambiente Pulito: scrivania pulita e poche distrazioni in giro. Quando cominci a studiare, liberati da tutti gli oggetti che on ti servono. Metti davanti a te solo lo stresso necessario: quaderno, libro, penne ecc.;
- Spegni quel dannato telefono: su questo sono categorico. Lo smartphone è una fonte assoluta di distrazioni. Notifiche, vibrazioni, suoni… Anche solo il pensiero di prenderlo un momento e scrollare il feed di Instagram. Per evitare questo ti consiglio di tenerlo lontano da dove studi e possibilmente con il non disturbare o la modalità aereo;
- Il post-it “inbox”: tua madre ti chiede di fare una commissione? Nella tua testa rimbombano mille pensieri e cose da fare? Bene, prendi un post-it, mettilo vicino a dove studi e appena ti “entra” un pensiero o tua mamma per chiederti di fare qualcosa, annotalo subito sul post-it e poi torna a studiare. Questa tecnica si chiama inbox e ti permette di liberare la mente immagazzinando le cose che ti passano per la testa per rileggerle in un secondo momento. Provare per crede;
- Riposo fisico: nonostante tutti gli accorgimenti sopra non riesci a concentrarti significa che non sei al top delle condizioni fisiche. Una sana alimentazione (c’è chi la chiama dieta per studenti) e il giusto riposo ti doneranno quel senso di energia in più di cui la tua mente ha bisogno quando si studia materie tanto difficili.
Se vuoi avere altri consigli sulla concentrazione, beh anche qui, abbiamo scritto un articolo dedicata alla concentrazione nello studio.
L’organizzazione dello studente di ingegneria
Se studi ingegneria probabilmente avrai una mente analitica, logica e predisposta all’organizzazione.
Di certo generalizzare non è spesso esatto, ci saranno anche ingegneri creativi, ma la maggior parte delle volte le caratteristiche di cui ti ho parlato poco fa sono nel DNA dello studente di ingegneria.
Per questo, con un minimo d’impegno la parte dell’organizzazione dello studio sarà tua e diventerai presto una macina da esami di ingegneria!
Cominciamo col dire che in ingegneria la componente grafica è fondamentale. Questo perché nelle materie scientifiche ci sono spesso delle formule da ricavare, dei grafici da commentare, assunzioni da dimostrare ecc.
Per questo è fondamentale mettere per iscritto ciò che si studia, spesso rappresentandolo con un grafico.
Più di qualche studente di ingegneria ci ha confessato di aver comprato una lavagna (a gessi o, ancora meglio, per pennarelli) da posizionare in stanza e da usare per ripetere quando ci sono dimostrazioni lunghe o parti grafiche importanti.
A livello visivo, avere una bella lavagnona stanca sicuramente meno del foglio a quadretti e permette anche di assumere posizioni rilassanti o di stare in piedi, sgranchendo così qualche muscolo dopo ore e ore seduti chini sul quaderno.
Inoltre permette di avere tutto ben definito a colpo d’occhio e può essere un supporto per memorizzare qualche formula importantissima: la lasci scritta li e, di tanto in tanto quando ci passi davanti, la guardi e la ripeti.
Non possono mancare fogli di “brutta” nel quale svolgerai determinati esercizi, divisi per tipologia e poi ricopierai quelli fondamentali su un quaderno di bella, spiegando i vari passaggi.
Come comportarti con gli esercizi?
A proposito di esercizi.
Se studi ingegneria è consigliabile svolgere esercizi man mano che si seguono le lezioni.
Se ci si riesce, sarebbe meglio trovare già le domande degli esami passati e cominciare a svolgere quel tipo preciso di esercizio quando si incontrano a lezione.
Accompagna sempre le esercitazioni dallo studio della teoria, ovviamente.
Se incontri difficoltà specifiche su alcuni esercizi, non ha senso incaponirsi ore e ore sullo stesso. Dovresti proporre una soluzione, svolgerlo come si pensa essere giusto e, solo dopo, confrontarlo con un esercizio già svolto per capire qual è il punto preciso dove si compie l’errore, cercando di capirne la logica.
Ora forse ti starai domandando “quanti esercizi fare?“
Siamo del parere che più esercizi per tipologia fai e meglio è.
In alcune materie si trovano molti esercizi simili fra di loro, quindi, a nostro avviso, bisogna avere l’umiltà e la consapevolezza intellettuale di dire “ok, questo argomento l’ho capito così bene, che se anche dovessi trovarmi di fronte a qualcosa di nuovo, saprei per lo meno come ragionarci su“.
Questo se si ha molto tempo a disposizione. Al contrario, se sei con l’acqua alla gola, fanne pochi ma mirati e poi confrontali con quelli già svolti (risultati, procedimento ecc.)
Come studiare ingegneria: il ripasso è fondamentale
Di seguito ecco una metodologia di ripasso che puoi applicare una volta terminata la fase di studio vera e propria, ovvero dopo aver fatto le varie tipologie di esercizi e dopo esser in grado di risolverne molti. Se ti stai domandando come studiare matematica o ingegneria in generale, ecco gli step da seguire nel ripasso.
Fai una serie di bigliettini con le domande / esercizi che ti potranno capitare nel compito e mettili in un’urna.
Estrai una domanda, rispondi con calma e concentrazione e, di nuovo, solo alla fine vai a confrontare l’esercizio svolto, ti dai un punteggio alla risposta e dopo una decina di domande svolte, ripeschi una di quelle con il punteggio minore e vai avanti così.
Può essere un modo di vedere del Metodo Flashcards che spieghiamo dettagliatamente nel corso Studente Top.
Metodo di studio ingegneria: è la facoltà giusta per te?
Siamo quasi arrivati al termine della guida sul metodo di studio per ingegneria. Come hai visto non siamo entrati nel tecnico delle materie, perché non è nostra competenza.
Non forniamo RIPETIZIONI, ma tecniche per ottimizzare al massimo il proprio metodo di studio.
Cosa significa ottimizzare il proprio metodo di studio. Significa non farsi guidare dal pilota automatico del “ho fare, quindi lo faccio”, ma scegliere di come veicolare le proprie azioni:
- Come gestire il proprio tempo di studio
- Come organizzarsi e combattere le distrazioni
- Cosa fare quando si deve memorizzare e ripetere
- E così via.
Quello che spieghiamo fa parte del Metodo TOP e, se hai già seguito il nostro corso a pagamento, ti accorgerai come quello che ti abbiamo detto qui, non differisce poi così tanto dal corso.
Abbiamo però voluto mettere i puntini sulle “i” su alcune metodologie e tecniche che secondo noi sono più importanti di altre se stai cercando di ottenere la tanto agognata laurea in ingegneria.
Per concludere volevamo fare una riflessione.
Ingegneria, come del resto anche le altre facoltà, non è per tutti. Ognuno di noi sarà più portato (oppure avrà più voglia) di studiare determinate materie.
Alcuni pensano che si possono bypassare agevolmente la matematica, la fisica delle cose e andare subito “al sodo” progettando ruote dentate, turbine, motori ecc.
Ma non solo non avrebbe senso, perché allora tanto varrebbe automatizzare tutto e non servirebbero più gli ingegneri, ma si tratterebbe di qualcosa di impossibile.
Se non ti piace la matematica (attenzione parlo di PIACERE, perché se ti piace, ma non sei capace, c’è tempo per studiare e migliorare), questo corso di studi NON fa per te.
Se invece sei appassionato e ti domandi come laurearsi in ingegneria, segui i passaggi in questo articolo e ti assicuriamo che sei già sulla via giusta.
sono un ingegnere informatico 🤭 e amo la mia professione ma sei stato troppo tragico, lo so che siamo freddi è meschini ma siamo a “volte” anche simpatici 😂 🖤😘 e maledettamente “MALEDETTI” 😝