Studiare di notte - fattibilità e consigli
Sei sedut@ davanti alla tua scrivania, il contatto degli avambracci con il tavolo lo fa scricchiolare leggermente, disposti davanti a te ci sono i libri per preparare l'esame e qualche appunto disordinato qui e la. Tutto intorno è buio, tranne una luce della lampada che punta al centro del tavolo e che ti indica che è proprio ora di mettersi sui libri.
Mentre gli altri già si cullano tra le braccia di morfeo, per te è ora di cominciare.
Ne vale la pena?
Come farlo al meglio? Te lo spieghiamo in questo articolo.
Premessa, in giro troverai tante informazioni disordinate e spunti qua e la presi da articoli o blog che racchiudono studi scientifici. Il nostro obiettivo invece è quello di fornirti tutte le informazioni che hai bisogno per prendere una decisione con la tua testa, fornendoti più spunti possibili di riflessione. Partiamo.
Studiare di notte, conviene?
Iniziamo dicendo che la biologia umana non è dalla tua parte. Ma non ti scandalizzare troppo. Hai mai sentito parlare dei cicli circadiani? La nostra vita è scandita da degli specifici cicli che regolano il giorno e la notte.
Senza entrare nello specifico di questo argomento, a cui ti rimando per ulteriori approfondimenti, voglio dirti che i cicli circadiani sono importanti e funzionano così per le ore notturne:
- dalle 18 alle 21: l’organismo comincia a rallentare, per questo motivo è principalmente consigliabile non appesantirlo troppo con un pasto ricco (questo non è sempre vero). Favorire un apporto glucidico la sera migliora il sonno
- Dalle 21: una ghiandola chiamata pineale comincia a produrre melatonina e la temperatura del corpo comincia a rallentare. Per questo motivo fare sport ed esporsi a luci blu può causare un’inibizione
- Dalle 24 fino alle 3 di notte circa: la melatonina raggiunge l’apice e si mettono in moto meccanismi di riparazione e rilassamento degli organi
- Dalle 3 fino alle 6 circa: il livello di melatonina comincia a decrescere per “lasciare” spazio ai livelli di cortisolo
Da come puoi leggere, il nostro sistema funziona in maniera totalmente opposta a un possibile studio di notte.
E a questa disamina aggiungiamo anche fattori come stanchezza fisica (se lavori di giorno/ti alleni), stanchezza mentale e quant’altro che sicuramente inficiano sul livello di concentrazione che avrai nel momento dello studio.
Tutto questo per dirti che sulla carta siamo per sconsigliare lo studio di notte, perché, come dicono quelli fighi, a livello di Bio-Hacking, non è funzionale alla massimizzazione delle informazioni.
Ma a questo proposito dobbiamo aggiungere altre riflessioni che leggerai qui sotto.
Che cronotipo sei?
“The Power of When”, un libro scritto dal Dott. Michael Breus, ha cambiato radicalmente il modo in cui le persone approcciano alla loro giornata.
Colui che da ora in poi chiameremo Doc. ha analizzato migliaia di persone e ha rilevato come esistessero 4 macro gruppi che “funzionavano in maniera diversa tra loro”. Per fare il figo ha poi assegnato un animale guida a ogni cronotipo, te li mostro nell’immagine qui sotto:
Ok faccio coming-out, io sono un leone!
Non potrei mai studiare di notte, ma questo non significa che non l’ho fatto (o che non te lo consiglio). Tuttavia per come è strutturato il cronoripo dell’orso, da il 110% le prime ore della mattina.
Studia, lavora, si allena al massimo per poi decrescere in performance durante la giornata. Alle 9.30/10 rimane uno straccio e si sente super stanco.
L’orso è pressoché simile ma un po più spostato in avanti.
Se invece rientri nei delfini o lupi, le cose si fanno già più interessanti.
Come vedi nella tabella ci sono delle indicazioni di stile di vita da seguire se appartieni a uno dei cronotipi, ma quello che ti interessa è la loro descrizione. Il lupo ha molta più energia del solito la sera, i delfini addirittura vengono definiti insonni, quindi la notte stanno “a 3000” (come si dice a Roma).
Questa è sicuramente un’indicazione pratica per capire come comportarti.
Se sei un orso o un Leone come me, non ha senso pensare di impostare una routine notturna di studio, è solo tempo sprecato.
Se invece sei uno degli altri due cronotipi, il mio consiglio è quello di pensarci su, fare dei test e, comunque NON far diventare un’abitudine lo studio di notte perché, come spiegato prima non è sano.
Come studiare di notte: consigli per sopravvivere
Ok, hai analizzato il tuo cronotipo, hai capito che studiare di notte non può essere la regola ma deve essere l’eccezione, ma tu vuoi capire come ottenere il massimo per lo studio notturno. Che consigli seguire?
Te li riassumo qui sotto.
Mantieni un’ottima dose di concentrazione
La concentrazione è come la stamina sui giochi di lotta, mano a mano che prendi colpi la barra della stamina si abbassa, così vale per la concentrazione. Più ti concentri e più ne consumi. Ci sono dei metodi per massimizzarla ma comunque prima o poi sarà maledettamente difficile metterti davanti ai libri.
Ti porto il mio esempio. Prima di laurearmi frequentavo l’università e lavoravo allo stesso tempo part-time. A volte mi trovavo a lavorare tutto il giorno in azienda e, devo ammettere, appena tornavo a casa mi sentivo uno straccio. La mia mente cercava svago e riposo, solo l’idea di mettermi davanti ai libri mi faceva venire la nausea. Quindi non era fattibile.
Quello che voglio dirti, quindi, è analizzare che tipo di giornata hai e quanto metti a dura prova la tua concentrazione durante il giorno.
Se oltre a studiare porti avanti un lavoro da ufficio, molto stressante a livello mentale, difficilmente avrai un focus chiaro e forte durante lo studio notturno. Discorso diverso per chi non lavora (caso ideale) o per chi fa lavoro fisico, che però dovrà combattere con la cicagna o abiocco (altri termini romani che indicano la stanchezza).
Alcuni periodi studiare di notte viene più semplice
Sembra banale ma sotto sessione, o se si ha alle porte un esame particolarmente ostico, risulta più facile studiare di notte. Questo perché la determinazione, la voglia di spaccare e l’ansia hanno il sopravvento e ci spingono a fare quello step in più di cui, normalmente non abbiamo bisogno.
In questi casi probabilmente sentirai meno la fatica e la stanchezza, macinerai di più perché avrai chiaro il tuo obiettivo.
Come ti ripeto da inizio articolo, se questi sono l’eccezione, perfetto… ma non farli diventare la regola, mi raccomando.
Altri periodi in cui si studia meglio è d’estate. Tra luglio e agosto comincia la calura vera e dormire non è mai facile (spesso anche con condizionatore spiantato). Quando non hai sonno e senti quella carichetta interiore che ti sprona, prova a studiare di notte e capisci se fa per te.
Prendila con filosofia: anche solo studiare bene 1 notte ti porterà a massimizzare il tempo dedicato allo studio.
Pianifica le tue giornate di conseguenza
Se sai che studiare di notte diventerà la regola per un certo periodo di tempo, fai in modo di pianificare le tue giornate di conseguenza. Non riempirle di attività che ti distruggono e non riempirle nemmeno di studio quotidiano, mi raccomando. Se già studi 6 ore di giorno e vuoi anche studiare di notte, il problema non è il carico di studio bensì la tua organizzazione.
Recupera tutto il sonno perso
In un articolo dedicato a come svegliarsi presto la mattina, abbiamo introdotto i cicli del sonno che, similmente ai cicli circadiani, regolano invece il nostro sonno.
Te la faccio breve se non hai voglia di leggerti quell’articolo (ma ti consiglio di farlo per cultura personale), se dormi poco o in maniera disordinata (non rispettando i cicli), il tuo corpo non riesce a completare abbastanza cicli e non mette in moto, quindi, tutti quei processi necessari per ricostruire cellule, riposarsi ecc.
Dopo un po di volte che tirerai la corda dormendo poco e stando sveglio spesso durante la notte, ti sentirai uno straccio già dalle prime ore della giornata e non riuscirai a stare a ritmo con gli impegni.
Un po come quando ti fai quei 3 giorni di discoteca uno dopo l’altro (a me è capitato), alla fine sei da buttare per quanto sei devastat@.
In conclusione
Ma quinde studiare di notte si e no? Si ma solo per casi straordinari e per piccoli periodi di tempo, a nostro avviso. Poi ognuno decide con la propria testa. Se decidessi di farlo ti consiglio di seguire i consigli che ti abbiamo dato nell’articolo. Alla prossima!